Il 15 novembre in Italia è nata una nuova destinazione turistica, FICO Eataly World, un parco a tema enogastronomico focalizzato sull’Italia in un’area di 100.000 metri quadrati nell’immediato hinterland di Nordest di Bologna.
È il parco agroalimentare più grande del mondo.
L’ha aperto Oscar Farinetti, geniale mercante del Made in Italy agroalimentare che con i suoi Eataly ha proiettato l’enogastronomia italiana di qualità in tutto il mondo.
Vi partecipano 150 aziende italiane tra cooperative e consorzi, grandi gruppi e piccolissimi artigiani.
Vi lavorano 700 persone con un indotto di 3.000 posti di lavoro.
L’obiettivo sono sei milioni di visitatori l’anno, di cui almeno due milioni dall’estero.
FICO riprende e rilancia il testimone di Expo2015 Milano, uno degli eventi internazionali di maggior successo del Made in Italy.
A Torino dal 22 al 26 settembre 2018 si svolgerà il Salone internazionale del gusto, emanazione di Terra Madre, una rete mondiale creata da Slow Food nel 2004 che raggruppa le comunità dell’alimentazione impegnate, ciascuna nel suo contesto geografico e culturale, a salvaguardare la qualità delle produzioni agroalimentari locali.
Fondatore di Slow Food è stato Carlin Petrini, che l’ha fondata nel 1989.
Nel 2004 Slow Food ha dato vita anche all’Università degli studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, frequentata da studenti di tutto il pianeta.
FICO e Slow Food hanno salde radici nelle Langhe dove sia Petrini che Farinetti sono nati, a 17 chilometri di distanza, nel 1949 Petrini, nel 1954 Farinetti.
Petrini è il filosofo dotato anche di un sano pragmatismo piemontese.
Farinetti è un mercante non meno pragmatico del suo conterraneo.
Petrini e Farinetti rappresentano l’alfa e l’omega del Genius Loci italiano, la capacità di sviluppare un nuovo Umanesimo che tenga conto delle contraddizioni ma anche delle opportunità del mondo contemporaneo e l’abilità di valorizzare in tutto il mondo il patrimonio turistico e agroalimentare dell’Italia.
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Renato Andreoletti